giovedì 1 ottobre 2015

Dotwork Style

Uno stile pittorico sviluppatosi tra fine ottocento e primi del novecento, Paul Signac è stato il maestro di questo stile (vedi foto).


Il colore, inteso anche nelle diverse sfumature e ombreggiature per dare la profondità, si scompone attraverso una serie di minuscoli tocchi di colori che giocano tra le diverse dimensioni e la vicinanza tra i punti vicini per formare un legame indissolubile tra dinamicità, cromia e disposizione. Lo stile Dotwork si lega a questa tecnica e richiede una estrema precisione per lavorare nel dettaglio così da avere una tenuta perfetta nel tempo ed una resa ideale quando si usano i punti per ricreare ombre in soggetti realistici e in livelli di profondità nei soggetti geometrici.



I tatuaggi in stile dotwork hanno una radice antica, risalgono ai tribali polinesiani. Il loro aspetto era però diverso da quello che abbiamo oggi. Con la lavorazione in stile dotwork attraverso le macchine elettriche si ha una precisione che permette all’artista di creare dei capolavori di linee e punti, magari inserendo delle macchie di colore che rendono i pezzi unici e molto particolati . Stile che sta tornando fortemente in auge, dalla semplice integrazione di un mandala con motivi puntinati ad altri stili che utilizzano forme geometriche pure come triangoli, cerchi o linee. Il Dotwork non è una cosa per tutti, serve una mano allenata e una grandissima esperienza, la composizione, il disegno sulla pelle, prende forma attraverso una serie di punti finemente lavorati uno a fianco dell’altro in modo da ottenere una sfumatura. Molto spesso, quindi, la tecnica tradizionale standard nel fare le ombreggiature viene sostituita da questo metodo “puntinista” e i risultati sono mozzafiato! 



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