I 57 tatuaggi presenti sul corpo di Oetzi, l'uomo mummificato, vecchio
di 5300 anni, trovato nei ghiacciai del Tirolo, sono stati fatti con la
fuliggine d'un fuoco che conteneva cristalli scintillanti e pietre
preziose colorate, secondo uno studio di prossima pubblicazione nel
Journal of Archaeological Science. La determinazione appoggia una
precedente ricerca che associava i tatuaggi con trattamenti d'agopuntura
per malattie croniche, subiti dall'uomo dei ghiacci, il cui corpo è
stato trovato congelato, straordinariamente ben conservato, nel
ghiacciaio alpino del Similaun nel 1991. I risultati suggeriscono anche
che gli uomini preistorici fossero anticamente tatuati, ben prima degli
inchiostri commerciali e delle macchinette da tatuaggio elettriche.
"Posso immaginare che alcuni utilizzassero materiale appuntito, forse
spine, immerse nella fuliggine, per poi trafiggersi la pelle, o
provocarsi cicatrici e mettere la fuliggine nella ferita dopo
l'inserimento, il che permette di guarire la ferita in modo che mantegna
il colore del materiale", ha detto a Discovery News la direttrice della
ricerca, Maria Anna Pabst .
Grazie alla microscopia ottica e a varie tecniche di microscopia
elettronica potente, Pabst, professoressa presso l'Istituto di Biologia
Cellulare dell'Università Medica di Graz, e i suoi colleghi hanno
analizzato alcuni dei tatuaggi di Ötzi. I tatuaggi scelti per questo
studio consistevano in segni lineari, così come un tatuaggio distintivo a
forma di croce sul ginocchio destro.
.
L'ingrandimento della pelle disegni ha rivelato che i tatuaggi
consistevano di fuliggine, probabilmente raccolta da un focolare,
insieme con diversi cristalli di silicati, come quarzo e almandino, un
tipo di granato porpora.
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